etichettatura degli alimenti
Normativa etichettatura degli alimenti, perché non fare chiarezza?
Cosi come il testo unico per la sicurezza sul lavoro e il testo unico ambientale, crediamo sia arrivato il momento per un “Testo Unico Alimentare”. Qui trovi la Guida per la corretta etichettatura alimentare.
Il settore alimentare Italiano si ritrova ad avere a che fare con una miriade di regolamenti, ne cito alcuni 852/2004, 853/2004, 854/2004 , 882/2004, 219/2014, 178/2002, poi la Master list e poi ancora altri regolamenti spesso uno per ogni gruppo di alimenti. Nonostante l’ultimo regolamento in tema di etichettatura emesso dalla comunità Europea ed in particolare il Regolamento 1169/2011 ci ritroviamo con tante incertezze sulla tutela del consumatore ed una miriade di adempimenti per le imprese. Insomma una grande confusione.
Si può fare maggiore chiarezza e semplificare la normativa del settore?
La risposta è Si! Basta volerlo. L’Italia può fare, anzi deve fare di più sull’etichettatura degli alimenti ed ha due ottime ragioni per farlo; la prima riguarda la sicurezza degli alimenti, la seconda riguarda la qualità dei nostri prodotti e nel nostro Paese ve ne sono tanti che vanno salvaguardati. Ricordiamoci dell “Italian Sounding” l’Italia è il paese più colpito dalla contraffazione degli alimenti. Ci copiano, ci imitano e riescono a fare il loro business ai danni dei prodotti italiani .
L’etichetta è la carta di identità di un prodotto ed il consumatore deve poter scegliere consapevolmente conoscendo le qualità e la storia di quel prodotto sia esso di origine vegetale piuttosto che di origine animale.
L’etichetta deve riguardare tutti i prodotti alimentari nessuno escluso.
E se le informazioni non si riuscissero a leggere perchè il prodotto è di piccole dimensioni? Semplice. Un database unico degli alimenti , con marca del prodotto, nome dell’azienda e valori nutrizionali con scritto in grande il paese di provenienza e stabilimento per esempio “Made in Italy” questa potrebbe essere una delle soluzioni. Cosi come hanno fatto gli inventori di una nota App utile a calcolare i nutrienti assunti nell’arco della giornata, anche il consumatore potrebbe consultarla prima di acquistare. Insomma da un lato la tutela e dall’altra l’opportunità. Perché ritardare ancora?
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