Economia circolare per ridurre la Tari

Tari ed economia circolare: cosa cambia per le aziende

Nel contesto normativo italiano, il “Pacchetto Economia Circolare” sta rivoluzionando la gestione dei rifiuti e, di conseguenza, l’applicazione della Tari (Tassa sui Rifiuti). Le recenti normative offrono importanti opportunità alle imprese che desiderano ottimizzare i processi di gestione e riciclo, favorendo al contempo una transizione sostenibile e innovativa. Scopri come le aziende possono trarne vantaggio e adattarsi alle nuove disposizioni.


Che cos’è la Tari e perché è fondamentale per le aziende?

La Tari rappresenta una tassa comunale applicata alle utenze, compresi uffici, stabilimenti produttivi e capannoni industriali. Le aziende devono prestare particolare attenzione alla distinzione tra:

  • Rifiuti urbani: prodotti in contesti come uffici, scuole e strutture commerciali.
  • Rifiuti speciali: tipici dei capannoni industriali e delle attività produttive.

Questa distinzione è cruciale per una corretta applicazione della normativa, evitando così costi aggiuntivi e sanzioni. Per approfondimenti sulla gestione dei rifiuti, visita il nostro approfondimento sui servizi ambientali.


Il “pacchetto economia circolare”: una breve panoramica

A settembre 2020, sono stati emanati quattro decreti legislativi che hanno innescato un profondo cambiamento nel settore:

  • D.Lgs 116/2020: Adegua il Testo Unico Ambientale, dando particolare rilievo alla responsabilità estesa del produttore (EPR) per imballaggi e rifiuti.
  • D.Lgs 118/2020 e D.Lgs 119/2020: Regolamentano la gestione di batterie, accumulatori, apparecchiature elettroniche e veicoli fuori uso.
  • D.Lgs 121/2020: Stabilisce le regole per il conferimento dei rifiuti in discarica, incentivando il riciclo e il recupero.

Implicazioni operative ed economiche per le aziende

Le nuove normative comportano impatti operativi significativi:

  • Responsabilità estesa del produttore: Le aziende devono finanziare parzialmente la raccolta e il riciclo dei rifiuti e garantire trasparenza attraverso una corretta etichettatura degli imballaggi.
  • Scelta del servizio di raccolta: Le imprese hanno la possibilità di optare per il servizio di raccolta privato. Chi sceglie questa opzione deve comunicare la decisione al Comune entro il 31 maggio di ogni anno, con un impegno minimo quinquennale.
  • Esclusioni e agevolazioni: Gli impianti che generano rifiuti speciali, come nei capannoni industriali, possono beneficiare di esenzioni parziali dalla Tari, mentre i rifiuti urbani rimangono soggetti alla tassa.

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La nota del ministero della transizione ecologica

Il Ministero della Transizione Ecologica ha chiarito, con una nota del 12 aprile 2021, che le utenze non domestiche che destinano i propri rifiuti urbani al recupero possono essere esonerate dalla componente variabile della Tari. Rimane però dovuta la quota fissa, relativa ai servizi indivisibili offerti dal Comune. Queste indicazioni sono fondamentali per una corretta pianificazione del bilancio ambientale aziendale e per evitare sanzioni.

Per ulteriori aggiornamenti normativi e notizie dal settore, consulta il sito ufficiale del Ministero della Transizione Ecologica.


Vantaggi dell’economia circolare per le imprese

L’adozione dei principi dell’economia circolare comporta numerosi benefici:

  • Riduzione dei costi operativi: Una gestione efficiente dei rifiuti permette un uso oculato delle risorse, con impatti positivi sui costi complessivi.
  • Immagine green: L’implementazione di pratiche sostenibili migliora la reputazione aziendale, rendendo l’impresa più attrattiva per clienti e investitori.
  • Innovazione e competitività: L’integrazione di sistemi ecologici stimola l’innovazione, rafforzando la posizione competitiva sul mercato sia a livello nazionale che internazionale.

Scopri come implementare strategie green efficaci nella nostra sezione dedicata a strategie per la sostenibilità.


Conclusioni

L’evoluzione normativa su Tari ed economia circolare rappresenta una sfida e al contempo un’opportunità per le aziende italiane. Adottare una gestione responsabile dei rifiuti, in linea con le nuove disposizioni legislative, significa non solo rispettare la normativa, ma anche rafforzare la competitività e migliorare l’immagine aziendale.

Per supportare la transizione verso modelli produttivi più sostenibili, è fondamentale monitorare costantemente le evoluzioni normative e affidarsi a partner esperti. Per maggiori informazioni sui nostri servizi e per una consulenza personalizzata, visita la nostra pagina contattaci.

Con una strategia integrata che unisce efficienza economica e responsabilità ambientale, le aziende possono non solo ridurre i costi legati alla gestione dei rifiuti, ma anche contribuire attivamente a un futuro più green e competitivo.

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.