tipologie di estintori

Norme per la manutenzione degli estintori: specifiche e obblighi

Gli estintori sono uno degli strumenti antincendio più diffusi nei luoghi di lavoro, ma la loro efficacia dipende da una manutenzione regolare e conforme alle normative. In Italia, le specifiche per la gestione e la manutenzione degli estintori sono regolate da leggi e standard tecnici, in particolare la UNI 9994-1. In questo articolo analizziamo i requisiti normativi, le fasi di manutenzione e gli obblighi per garantire che i tuoi estintori siano sempre pronti all’uso.

Normativa di riferimento: UNI 9994-1

La norma UNI 9994-1:2013 (“Apparecchiature per estinzione incendi – Estintori d’incendio – Parte 1: Controllo iniziale e manutenzione”) è lo standard tecnico principale per gli estintori portatili e carrellati. Integrata con il D.Lgs. 81/2008 (art. 64) e il DM 20/12/2012, stabilisce:
  • Le modalità di controllo e manutenzione.
  • La frequenza degli interventi.
  • Le qualifiche del personale autorizzato.
Per un supporto professionale nella gestione degli estintori, scopri i nostri servizi di manutenzione.

Tipologie di estintori e requisiti specifici

Gli estintori variano per agente estinguente (polvere, CO2, schiuma, acqua) e ogni tipo ha specifiche di manutenzione:
  • Estintori a polvere: Controllo della pressione e verifica dell’agente estinguente ogni 6 mesi.
  • Estintori a CO2: Pesatura semestrale per verificare perdite e collaudo della bombola ogni 10 anni.
  • Estintori a schiuma: Sostituzione dell’agente ogni 36 mesi e ispezione delle parti meccaniche.
La UNI 9994-1 si applica a tutti, indipendentemente dalla classe di fuoco (A, B, C, D, E, F) per cui sono progettati.

Fasi della manutenzione secondo UNI 9994-1

La norma definisce sei fasi obbligatorie per la manutenzione degli estintori:
  1. Controllo iniziale

    • Effettuato dall’azienda di manutenzione al momento dell’installazione o della presa in carico.
    • Verifica della conformità (etichetta, omologazione, stato generale).
  2. Sorveglianza

    • Controllo visivo mensile da parte del personale interno (non richiede tecnici specializzati).
    • Verifica: accessibilità, presenza del cartello, integrità del dispositivo, stato della manichetta.
  3. Controllo periodico

    • Frequenza: ogni 6 mesi.
    • Eseguito da un tecnico qualificato.
    • Include: controllo della pressione, stato delle guarnizioni, funzionalità della valvola.
  4. Revisione programmata

    • Frequenza: variabile in base all’agente estinguente (es. 36 mesi per schiuma, 60 mesi per polvere).
    • Sostituzione dell’agente estinguente e verifica delle parti interne.
  5. Collaudo

    • Frequenza: ogni 10 anni per bombole a pressione (12 anni per alcuni modelli a CO2).
    • Test di resistenza della bombola presso un centro autorizzato, con timbro di verifica.
  6. Manutenzione straordinaria

    • Interventi fuori programma per guasti o malfunzionamenti (es. perdite, danni alla maniglia).
Ogni intervento deve essere registrato sul cartellino di manutenzione apposto sull’estintore e nel registro antincendio aziendale.

Chi può effettuare la manutenzione?

La UNI 9994-1 richiede che i controlli periodici, le revisioni e i collaudi siano eseguiti da:
  • Tecnici competenti: Personale formato e certificato, impiegato presso aziende iscritte al Registro delle Imprese.
  • Aziende specializzate: Devono rispettare i requisiti del DM 20/12/2012 e fornire documentazione degli interventi.
La sorveglianza, invece, può essere affidata a dipendenti formati internamente. Scopri come organizzare un corso antincendio sul nostro sito.

Obblighi del datore di lavoro

Il D.Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di:
  • Garantire la manutenzione secondo la UNI 9994-1.
  • Conservare il registro antincendio con i verbali di ogni intervento.
  • Assicurare che gli estintori siano segnalati, accessibili e conformi al numero minimo previsto dalla valutazione dei rischi (DM 10/03/1998).

Sanzioni per inadempienza

La mancata manutenzione degli estintori comporta:
  • Multe: Da 2.000 a 10.000 euro (art. 55, D.Lgs. 81/2008).
  • Responsabilità: In caso di incendio, l’inefficienza degli estintori può aggravare le conseguenze legali e assicurative.
Per evitare problemi, consulta le linee guida dei Vigili del Fuoco o contattaci tramite la pagina contatti.

Consigli pratici

  • Posizionamento: Installa gli estintori in punti visibili e raggiungibili, a un’altezza di 1-1,5 metri da terra.
  • Contratti annuali: Affidati a un’azienda di manutenzione per un servizio continuativo.
  • Registro digitale: Usa un’app o un file per tracciare le scadenze.

Conclusione

Gli estintori sono un baluardo contro gli incendi, ma solo se mantenuti secondo le norme. La UNI 9994-1 offre una roadmap chiara per garantire la loro efficienza. Per una gestione senza pensieri, affidati a LDG Service: i nostri tecnici certificati ti assicurano conformità e sicurezza.
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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.