Accessbilità

La nuova direttiva europea dell’european accessibility act (eaa): obblighi e opportunità

A partire dal 28 giugno 2025, l’Europa compirà un passo significativo verso un futuro più inclusivo con l’entrata in vigore della direttiva European Accessibility Act (EAA), ufficialmente nota come Direttiva (UE) 2019/882. Questa normativa, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 82 del 27 maggio 2022, ridefinisce gli standard di accessibilità per prodotti e servizi digitali, imponendo obblighi chiari agli operatori economici e aprendo al contempo nuove opportunità per le imprese e la società. In questo articolo esploreremo cosa comporta l’EAA, quali sono gli obblighi per le aziende e come questa direttiva possa trasformarsi in un vantaggio competitivo.


Cos’è l’European Accessibility Act?

L’EAA è una direttiva dell’Unione Europea volta a garantire che prodotti e servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Pubblicata il 17 aprile 2019, la normativa si applica a una vasta gamma di settori, tra cui siti web, applicazioni mobili, e-commerce, servizi bancari online, trasporti e dispositivi elettronici come smartphone e terminali self-service. L’obiettivo principale è armonizzare i requisiti di accessibilità tra gli Stati membri, eliminando le barriere che ancora oggi limitano la partecipazione di milioni di persone al mondo digitale e fisico.

In Europa, secondo i dati Eurostat del 2022, circa il 27% della popolazione sopra i 16 anni vive con una disabilità: si tratta di oltre 101 milioni di persone. In Italia, questa percentuale si attesta al 22,7%. L’EAA risponde a questa realtà, promuovendo un mercato interno più inclusivo e uniforme, dove prodotti e servizi accessibili non siano un’eccezione, ma la norma.


Gli obblighi per le aziende

Dal 28 giugno 2025, tutti i prodotti e servizi di nuova immissione sul mercato dovranno rispettare i requisiti di accessibilità stabiliti dall’EAA. Tra questi troviamo:

  • Percezione: i contenuti devono essere presentati in modo che gli utenti possano percepirli, ad esempio con testi a contrasto elevato e descrizioni testuali per le immagini.
  • Operabilità: le interfacce devono essere utilizzabili tramite diversi dispositivi, inclusi quelli assistivi come tastiere o screen reader.
  • Comprensibilità: le informazioni devono essere chiare e semplici, riducendo il rischio di errori.
  • Robustezza: i contenuti devono funzionare in modo affidabile con una vasta gamma di tecnologie assistive.

Gli “operatori economici” – ovvero fabbricanti, importatori, distributori e fornitori di servizi – sono tenuti a garantire la conformità. In Italia, il controllo sarà affidato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per i prodotti e all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) per i servizi, con sanzioni previste per chi non rispetta la normativa, che possono includere il ritiro dei prodotti dal mercato o multe significative.

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. Le microimprese (con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro) che forniscono servizi sono esentate dagli obblighi, anche se incoraggiate a conformarsi. Inoltre, le aziende possono appellarsi all’“onere sproporzionato” se l’adeguamento risultasse eccessivamente gravoso, purché tale condizione sia adeguatamente documentata.


Le opportunità dell’EAA

Se da un lato l’EAA introduce nuovi obblighi, dall’altro offre alle imprese una straordinaria opportunità di crescita e innovazione. Ecco alcuni dei vantaggi principali:

  1. Espansione del mercato: Rendere i propri prodotti e servizi accessibili significa raggiungere un pubblico più ampio, incluse le persone con disabilità e gli anziani, un segmento demografico in costante crescita. Si stima che in Europa ci siano circa 135 milioni di individui con disabilità, un mercato potenziale enorme e spesso trascurato.
  2. Innovazione e competitività: L’adeguamento agli standard di accessibilità, come quelli definiti dalla norma UNI EN 301 549, spinge le aziende a ripensare il design e lo sviluppo dei propri prodotti. Questo non solo migliora l’esperienza utente per tutti, ma posiziona le imprese come leader in un mercato sempre più attento all’inclusività.
  3. Reputazione aziendale: Investire nell’accessibilità rafforza l’immagine del brand, dimostrando un impegno concreto verso la responsabilità sociale. In un’epoca in cui i consumatori premiano le aziende etiche, questo può tradursi in maggiore fedeltà e fiducia.
  4. Supporto e incentivi: In Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede fondi per la digitalizzazione delle imprese, che possono includere progetti legati all’accessibilità. Inoltre, le PMI possono accedere a linee guida semplificate e strumenti di autovalutazione per facilitare il passaggio.

Come prepararsi all’EAA

Per le aziende, il tempo di agire è ora. Ecco alcuni passi pratici per adeguarsi alla direttiva:

  • Valutazione: Analizzare i propri prodotti e servizi per identificare eventuali lacune in termini di accessibilità.
  • Formazione: Investire nella preparazione del personale, dai designer agli sviluppatori, per integrare l’accessibilità nei processi aziendali.
  • Tecnologia: Adottare soluzioni come software di intelligenza artificiale per rendere i siti web conformi alle linee guida WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), standard di riferimento dell’EAA.
  • Consulenza: Collaborare con esperti del settore, come quelli di LDG Service, per sviluppare strategie su misura e garantire la conformità entro il 2025.

Conclusione

L’European Accessibility Act non è solo un obbligo normativo, ma un’occasione per costruire un futuro digitale più equo e accessibile. Per le imprese italiane, rappresenta una sfida che, se affrontata con lungimiranza, può trasformarsi in un vantaggio strategico. In LDG Service siamo pronti ad accompagnarvi in questo percorso, offrendo soluzioni personalizzate per rendere i vostri prodotti e servizi conformi all’EAA e competitivi sul mercato. Il 28 giugno 2025 è dietro l’angolo: è il momento di agire per un’Europa senza barriere.

Questo articolo è stato scritto per il blog di www.ldgservice.it con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sull’importanza dell’EAA, mettendo in luce sia gli aspetti normativi che le opportunità pratiche per le aziende.

 

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.