Manutenzione antincendio: quali sono i controlli?
La sicurezza antincendio è un pilastro fondamentale per la protezione di persone, beni e ambienti di lavoro. In Italia, la manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio è regolata da normative precise, come il Decreto del Ministero dell’Interno del 1° settembre 2021 (noto come “Decreto Controlli”), che stabilisce i criteri generali per il controllo, la manutenzione e la sorveglianza dei sistemi di sicurezza antincendio. Ma quali sono i controlli da effettuare? E come garantire che tutte le attrezzature siano sempre efficienti e conformi? In questo articolo analizziamo le principali fasi della manutenzione antincendio, i controlli obbligatori e forniamo una checklist dettagliata delle attrezzature presenti sul mercato, suddivise per tipologia.
L’importanza della manutenzione antincendio
Gli impianti e le attrezzature antincendio sono progettati per prevenire, segnalare o estinguere incendi, ma la loro efficacia dipende da una manutenzione regolare e qualificata. Un estintore non funzionante, una porta tagliafuoco danneggiata o un sistema di rilevazione guasto possono fare la differenza tra un’emergenza controllata e una tragedia. La normativa italiana, in particolare il D.Lgs. 81/2008 e il Decreto Controlli, impone al datore di lavoro l’obbligo di mantenere questi dispositivi in efficienza, predisponendo un registro dei controlli aggiornato e disponibile per le autorità competenti.
La manutenzione antincendio si articola in diverse attività:
- Sorveglianza: controlli visivi regolari per verificare lo stato generale delle attrezzature.
- Controllo periodico: verifiche tecniche semestrali (o secondo le indicazioni delle norme UNI pertinenti) per testarne la funzionalità.
- Manutenzione ordinaria: interventi per mantenere l’efficienza senza alterazioni significative.
- Manutenzione straordinaria: riparazioni o sostituzioni più complesse.
- Revisione programmata e collaudo: operazioni tecniche con scadenze definite per garantire la conformità.
Queste attività devono essere eseguite da tecnici manutentori qualificati, come previsto dall’Allegato II del Decreto Controlli, entro il 25 settembre 2025 (termine prorogato dal D.M. 13/09/2024).
I controlli antincendio: cosa prevede la normativa?
Il Decreto Controlli definisce chiaramente le operazioni da svolgere:
- Controllo iniziale: verifica visiva e funzionale al momento dell’installazione o dopo un intervento significativo.
- Sorveglianza: ispezione visiva regolare (anche da parte di lavoratori adeguatamente formati) per accertare che i dispositivi siano accessibili, integri e segnalati.
- Controllo periodico: verifica tecnica, generalmente semestrale, per testare la corretta funzionalità (es. pressione degli estintori, stato delle manichette).
- Revisione programmata: interventi specifici (es. sostituzione dell’agente estinguente negli estintori) con cadenze definite dalle norme UNI.
- Collaudo: prova delle prestazioni complessive dell’impianto o dell’attrezzatura.
- Registrazione: ogni intervento deve essere annotato nel registro dei controlli, indicando data, tipologia di verifica e risultati.
Le norme UNI di riferimento (es. UNI 9994-1 per gli estintori, UNI EN 12845 per gli sprinkler) specificano le frequenze e le modalità di questi controlli, integrando le disposizioni legislative.
Checklist delle attrezzature antincendio: tipologie e controlli
Di seguito, una checklist completa delle attrezzature antincendio presenti sul mercato, suddivise per tipologia. Per ogni categoria, indichiamo i controlli principali da effettuare, basandoci sulle normative vigenti e sulle buone pratiche.
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Presidi antincendio manuali
Questi dispositivi richiedono l’intervento umano per essere utilizzati.
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a) Estintori portatili e carrellati
- Sorveglianza: verificare presenza, segnaletica visibile, accesso libero, integrità del sigillo e leggibilità dell’etichetta.
- Controllo periodico (ogni 6 mesi, UNI 9994-1): controllare pressione (lancetta nel campo verde), stato del supporto, assenza di danni.
- Revisione programmata: sostituzione dell’agente estinguente (es. polvere ogni 36 mesi, CO2 ogni 60 mesi).
- Collaudo: verifica della bombola (ogni 10 anni per CO2, 12 per polvere).
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b) Idranti e Naspi
- Sorveglianza: controllare accessibilità, segnaletica, integrità della cassetta e della manichetta.
- Controllo periodico (UNI 10779, ogni 6 mesi): verificare pressione idrica, stato della lancia e assenza di perdite.
- Revisione: collaudo della manichetta (ogni 5 anni o secondo manuale).
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c) Coperte antifuoco
- Sorveglianza: verificare presenza, integrità della custodia e assenza di strappi.
- Controllo periodico: ispezione visiva annuale per accertare la conformità.
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Impianti di Spegnimento Automatici
Sistemi che si attivano autonomamente in caso di incendio.
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a) Impianti sprinkler
- Sorveglianza: controllare visivamente gli ugelli per assenza di ostruzioni o danni.
- Controllo periodico (UNI EN 12845, ogni 3 mesi): verificare valvole, pressione idrica, alimentazioni elettriche.
- Manutenzione: ispezione annuale completa e collaudo decennale.
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b) Impianti a Gas (es. HFC, CO2)
- Sorveglianza: verificare segnaletica, accessibilità e integrità delle bombole.
- Controllo periodico (UNI 11280, ogni 6 mesi): controllare pressione, valvole e sensori.
- Revisione: collaudo delle bombole (ogni 10 anni).
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c) Impianti a schiuma
- Sorveglianza: controllare serbatoi e ugelli per assenza di perdite.
- Controllo periodico (ogni 6 mesi): verificare concentrazione dell’agente schiumogeno e funzionalità.
- Manutenzione: revisione annuale e collaudo secondo manuale.
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Sistemi di rilevazione e allarme
Dispositivi per segnalare tempestivamente un incendio
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a) Rilevatori di fumo e calore
- Sorveglianza: verificare assenza di ostruzioni o polvere visibile.
- Controllo periodico (UNI 11224, ogni 6 mesi): test funzionale e pulizia.
- Manutenzione: sostituzione batterie (se presenti) e verifica decennale.
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b) Sistemi di allarme acustico e visivo
- Sorveglianza: controllare integrità delle sirene e dei segnalatori luminosi.
- Controllo periodico (ogni 6 mesi): test di funzionamento e verifica dell’alimentazione.
- Manutenzione: revisione annuale dei circuiti.
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Protezioni Passive
Strutture e dispositivi che non richiedono attivazione.
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a) Porte tagliafuoco (REI)
- Sorveglianza: verificare chiusura automatica, integrità delle guarnizioni e assenza di ostacoli.
- Controllo periodico (ogni 6 mesi): test di apertura/chiusura e lubrificazione cerniere.
- Manutenzione: revisione annuale delle componenti meccaniche.
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b) Materiali ignifughi (es. pareti, pannelli)
- Sorveglianza: controllare assenza di danni o alterazioni.
- Controllo periodico: verifica biennale dell’integrità (o secondo progetto antincendio).
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c) Vie di esodo e maniglioni antipanico
- Sorveglianza: accertare accessibilità e segnaletica visibile.
- Controllo periodico (ogni 6 mesi): test di funzionamento del maniglione e lubrificazione.
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Attrezzature di supporto
Strumenti complementari per la gestione delle emergenze.
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a) Illuminazione di emergenza
- Sorveglianza: verificare accensione delle luci e integrità.
- Controllo periodico (ogni 6 mesi): test di autonomia (minimo 1 ora) e sostituzione batterie se necessario.
- Manutenzione: revisione annuale del sistema.
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b) Evacuatori di fumo e calore (EFC)
- Sorveglianza: controllare assenza di ostruzioni.
- Controllo periodico (ogni 6 mesi): test di apertura e verifica dei motori.
- Manutenzione: revisione annuale e collaudo decennale.
Conclusioni: la sicurezza è una priorità
La manutenzione antincendio non è solo un obbligo normativo, ma una responsabilità verso la sicurezza di tutti. Affidarsi a tecnici qualificati e rispettare le cadenze dei controlli è essenziale per evitare sanzioni e, soprattutto, per garantire che i sistemi funzionino quando serve. Presso LDG Service, offriamo consulenza e servizi specializzati per la gestione della sicurezza antincendio, dalla verifica delle attrezzature alla compilazione del registro dei controlli. Contattaci per un sopralluogo o per maggiori informazioni: la tua tranquillità è il nostro impegno.