allergeni alimentari

Elenco degli allergeni: tutto quello che devi sapere

Gli allergeni alimentari rappresentano una delle principali cause di reazioni avverse nei consumatori, con un impatto significativo sulla salute pubblica e sulla responsabilità delle aziende del settore alimentare. In Europa, il Regolamento (UE) n. 1169/2011 stabilisce l’elenco ufficiale delle sostanze allergeniche che devono essere dichiarate in etichetta o comunicate al consumatore, un obbligo rafforzato dal recente Regolamento (UE) 2021/382, che sottolinea la gestione degli allergeni lungo tutta la filiera. Ma quali sono questi allergeni? E cosa devono sapere le imprese per garantire conformità e sicurezza? In questo articolo ti presentiamo l’elenco completo degli allergeni e ti spieghiamo come LDG Service può supportarti con la nostra consulenza HACCP e i servizi di formazione.

Cos’è un allergene alimentare?

Un allergene alimentare è una sostanza, generalmente una proteina, che può scatenare una reazione del sistema immunitario in individui sensibili. Le reazioni variano da lievi (prurito, rash cutaneo) a gravi (shock anafilattico), rendendo fondamentale la loro corretta identificazione e gestione. Le aziende che operano nella produzione alimentare o nella ristorazione devono conoscere questi allergeni per evitare contaminazioni crociate e rispettare le normative vigenti.

Elenco completo degli allergeni secondo il Regolamento (UE) n. 1169/2011

Il Regolamento (UE) n. 1169/2011, Allegato II, elenca 14 categorie di allergeni che devono essere obbligatoriamente indicate. Di seguito, una tabella dettagliata con gli allergeni, le fonti comuni e le principali implicazioni per le aziende:

Allergene Fonti comuni Note e implicazioni
Cereali contenenti glutine Frumento, segale, orzo, avena, farro, kamut e loro derivati (es. farina, pane, pasta) Esclude cereali senza glutine (es. riso, mais). Richiede attenzione in prodotti da forno e contaminazioni.
Crostacei Gamberi, granchi, aragoste, scampi e loro derivati Frequente in piatti di pesce e zuppe. Rischio di residui in linee produttive condivise.
Uova Uova di gallina e derivati (es. maionese, dolci, pasta all’uovo) Usate come leganti o emulsionanti. Controllare etichette di prodotti trasformati.
Pesce Merluzzo, salmone, tonno, sardine e derivati (es. surimi, brodi di pesce) Possibile presenza in salse o condimenti. Necessario segregare linee di produzione.
Arachidi Arachidi intere, olio di arachidi, burro di arachidi, snack Alto rischio di contaminazione crociata in ambienti con frutta secca.
Soia Latte di soia, tofu, salsa di soia, lecitina di soia Spesso presente in prodotti trasformati come sostituto proteico. Verificare ingredienti nascosti.
Latte Latte vaccino, formaggi, burro, yogurt, panna e derivati (es. lattosio) Include lattosio e proteine del latte. Attenzione a dolci, creme e prodotti da forno.
Frutta a guscio Mandorle, nocciole, noci, anacardi, pistacchi, noci del Brasile, macadamia Esclude semi (es. girasole). Rischio in pasticceria e snack.
Sedano Sedano fresco, in polvere, semi di sedano (es. minestre, salse) Spesso usato in condimenti o piatti pronti. Possibile contaminazione in cucine condivise.
Senape Senape in grani, polvere, salse a base di senape Tipica in condimenti e marinate. Controllare prodotti trasformati.
Semi di sesamo Semi interi, olio di sesamo, tahina, prodotti da forno (es. pane, cracker) Frequente in cucina asiatica e panificazione. Rischio di residui su attrezzature.
Anidride solforosa e solfiti Vino, frutta secca, conserve (concentrazione > 10 mg/kg o 10 mg/l) Usati come conservanti. Obbligo di indicazione se supera la soglia.
Lupini Farina di lupini, prodotti proteici vegetali Sempre più usato in alternative senza glutine o vegan. Attenzione a prodotti innovativi.
Molluschi Cozze, vongole, ostriche, calamari, polpi e derivati Rischio in piatti di mare e brodi. Necessaria separazione da altre materie prime.

Obblighi per le aziende

La normativa impone alle imprese di:

  • Dichiarare gli allergeni: Devono essere evidenziati in etichetta (es. in grassetto) per i prodotti preimballati o comunicati chiaramente nei menu per i cibi non preimballati (es. ristoranti).
  • Prevenire la contaminazione crociata: Attrezzature, utensili e linee produttive devono essere gestiti per evitare la presenza accidentale di allergeni.
  • Formare il personale: Gli operatori devono conoscere gli allergeni e i rischi associati, come richiesto dal Regolamento (UE) 2021/382.

Questi obblighi si inseriscono nel sistema HACCP, che richiede l’identificazione dei punti critici di controllo (CCP) legati agli allergeni. Il nostro servizio di consulenza HACCP aiuta le aziende a redigere piani personalizzati, garantendo conformità e sicurezza.

Cosa devi sapere per proteggere la tua attività

  1. Conoscenza approfondita: Identifica gli allergeni presenti nei tuoi prodotti o processi. Anche ingredienti “nascosti” (es. lecitina di soia in cioccolato) possono rappresentare un rischio.
  2. Gestione del rischio: Implementa procedure di pulizia e segregazione per evitare contaminazioni crociate, specialmente in cucine o stabilimenti condivisi.
  3. Comunicazione chiara: Assicurati che i consumatori siano informati, sia attraverso etichette che con informazioni verbali o scritte nei punti vendita.
  4. Aggiornamento continuo: Le normative evolvono, e il personale deve essere formato regolarmente. I nostri corsi di formazione sono progettati per mantenere il tuo team al passo con le novità, come il Regolamento (UE) 2021/382.

Come LDG Service può aiutarti

Gestire gli allergeni non è solo un obbligo legale, ma un modo per tutelare i clienti e rafforzare la tua reputazione. LDG Service offre:

  • Analisi dei rischi specifici nella tua filiera alimentare.
  • Supporto nella redazione e aggiornamento del piano HACCP.
  • Formazione per addetti e responsabili sulla gestione degli allergeni.

Scopri di più sui nostri servizi nella sezione dedicata alla sicurezza alimentare o contattaci tramite la pagina Contatti per una consulenza personalizzata.

Conclusione

Conoscere l’elenco degli allergeni e sapere come gestirli è essenziale per operare nel settore alimentare in modo sicuro e conforme. Con LDG Service al tuo fianco, puoi trasformare questi obblighi in un’opportunità per migliorare i tuoi processi. Resta aggiornato con il nostro blog e scopri come garantire la sicurezza dei tuoi prodotti e la soddisfazione dei tuoi clienti.

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Luigi Giliberti
Project Manager, HSE specialist, formatore e Dpo per la protezione dei dati. Supporta da vent'anni imprese ed enti pubblici di varie dimensioni.