Guida alla valutazione del rischio chimico sicurezza
La sicurezza sul lavoro è un tema fondamentale, e la valutazione del rischio chimico rappresenta un aspetto cruciale per la tutela della salute dei lavoratori. Il Decreto Legislativo 81/08, testo unico sulla sicurezza sul lavoro, fornisce un quadro normativo dettagliato per la gestione di questo rischio.
Cos’è il Rischio Chimico?
Il rischio chimico è la probabilità che un lavoratore possa subire danni alla salute a causa dell’esposizione ad agenti chimici pericolosi presenti sul luogo di lavoro. Questi agenti possono essere di diversa natura (gas, vapori, polveri, liquidi) e possono causare effetti nocivi per inalazione, contatto cutaneo o ingestione.
Obblighi del datore di lavoro
Il D.Lgs. 81/08 impone al datore di lavoro l’obbligo di valutare tutti i rischi presenti in azienda, compreso il rischio chimico. In particolare, il datore di lavoro deve:
Identificare gli agenti chimici pericolosi: Rilevare la presenza di sostanze chimiche pericolose utilizzate o prodotte nell’ambiente di lavoro.
Valutare il rischio: Determinare il livello di esposizione dei lavoratori e la potenziale gravità dei danni alla salute.
Adottare misure di prevenzione e protezione: Implementare misure tecniche e organizzative per ridurre o eliminare il rischio.
Fornire informazioni e formazione: Informare i lavoratori sui rischi e sulle misure di sicurezza da adottare.
Sorveglianza sanitaria: Effettuare controlli medici periodici sui lavoratori esposti.
Come effettuare la valutazione del rischio chimico?
La valutazione del rischio chimico deve essere effettuata da personale competente e può seguire diverse fasi:
Raccolta delle informazioni: Raccogliere dati sulle sostanze chimiche utilizzate, i processi lavorativi, le schede di sicurezza e i dati di monitoraggio ambientale.
Valutazione dell’esposizione: Determinare il livello di esposizione dei lavoratori, considerando la frequenza, la durata e le modalità di esposizione.
Valutazione del pericolo: Valutare le proprietà pericolose delle sostanze chimiche e i potenziali effetti sulla salute.
Stima del rischio: Combinare le informazioni sull’esposizione e sul pericolo per stimare il livello di rischio.
Definizione delle misure di prevenzione e protezione: Stabilire le misure più idonee per ridurre o eliminare il rischio, come la sostituzione di sostanze pericolose, l’adozione di sistemi di aspirazione, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
Importanza della valutazione periodica
La valutazione del rischio chimico non è un adempimento una tantum, ma un processo dinamico che deve essere aggiornato periodicamente, soprattutto in caso di modifiche dei processi produttivi, dell’introduzione di nuove sostanze chimiche o di cambiamenti normativi.
Di seguito un esempio semplificato di valutazione del rischio chimico per due sostanze comuni in un contesto lavorativo:
Scenario: Un’azienda utilizza due sostanze chimiche, l’isopropanolo (alcol isopropilico) e l’acido cloridrico, per la pulizia e la manutenzione di macchinari.
Isopropanolo (alcol isopropilico) |
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Identificazione del pericolo: | Valutazione dell’esposizione: |
Liquido infiammabile. | Utilizzato in piccole quantità per la pulizia di superfici. |
Irritante per occhi e vie respiratorie. | Esposizione principalmente per inalazione e contatto cutaneo. |
Può causare sonnolenza o vertigini. | Utilizzo occasionale, ma con possibilità di esposizione ripetuta. |
Stima del rischio: | Misure di prevenzione e protezione: |
Rischio moderato, principalmente legato all’inalazione di vapori e al contatto prolungato con la pelle. | Utilizzo in aree ben ventilate. |
Utilizzo di guanti protettivi. | |
Conservazione in contenitori chiusi e lontano da fonti di calore. | |
Formazione dei lavoratori sull’uso sicuro. | |
Acido cloridrico (soluzione diluita) |
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Identificazione del pericolo: | Valutazione dell’esposizione: |
Corrosivo per la pelle e gli occhi. | Utilizzato in soluzione diluita per la rimozione di incrostazioni. |
Irritante per le vie respiratorie. | Esposizione per contatto cutaneo, inalazione di vapori e schizzi negli occhi. |
Può causare gravi ustioni. | Utilizzo sporadico, ma con rischio di esposizione acuta. |
Stima del rischio: | Misure di prevenzione e protezione: |
Rischio elevato, a causa della corrosività e della potenziale gravità delle lesioni. | Utilizzo in aree ben ventilate o sotto cappa aspirante. |
Utilizzo di guanti, occhiali e indumenti protettivi resistenti agli acidi. | |
Conservazione in contenitori resistenti alla corrosione e in aree dedicate. | |
Formazione dei lavoratori sull’uso sicuro e sulle procedure di emergenza. | |
Presenza di doccia e lavaocchi di emergenza nelle vicinanze. |
Considerazioni aggiuntive:
Questo è un esempio semplificato. Una valutazione completa richiederebbe l’analisi delle schede di sicurezza (SDS) delle sostanze, la misurazione dell’esposizione ambientale e la considerazione di fattori specifici del luogo di lavoro.
La valutazione deve essere documentata e aggiornata periodicamente.
È necessario tenere conto della diluizione delle sostanze, poichè la diluizione cambia la concentrazione e quindi la pericolosità delle stesse.
Conclusione
La valutazione del rischio chimico è un elemento fondamentale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Il rispetto degli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 è essenziale per prevenire incidenti e malattie professionali. Richiedi la tua valutazione ora!