La nuova norma ISO 27001:2024 – cosa cambia
La sicurezza delle informazioni è una priorità sempre più cruciale per le organizzazioni di ogni settore e dimensione. Con l’evoluzione delle minacce informatiche e l’aumento delle normative sulla protezione dei dati, gli standard internazionali come la ISO/IEC 27001 si adattano per garantire una gestione efficace dei rischi. Il 25 gennaio 2024 è stata ratificata in Italia la norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2024, recepimento della versione internazionale ISO/IEC 27001:2022 pubblicata il 25 ottobre 2022. Ma quali sono le novità introdotte e cosa cambia per le aziende che vogliono adeguarsi o mantenere la certificazione? Scopriamolo insieme.
Un aggiornamento necessario
La nuova ISO 27001:2024 non rappresenta una rivoluzione rispetto alla precedente edizione del 2013, ma un’evoluzione mirata a rispondere alle sfide attuali. Le clausole principali della norma, che definiscono i requisiti per un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI), rimangono invariate. Tuttavia, le modifiche più significative si concentrano nell’Annex A, l’elenco dei controlli di sicurezza, che è stato aggiornato per allinearsi alle best practice della ISO/IEC 27002:2022 e alle esigenze di un panorama tecnologico in continua trasformazione.
Le principali novità dell’Annex A
Ecco i cambiamenti più rilevanti introdotti nella nuova versione:
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Riorganizzazione dei controlli
I controlli sono stati ridotti da 114 a 93 e riorganizzati in 4 categorie principali вместо delle precedenti 14 sezioni: organizzativi, tecnologici, fisici e relativi alle persone. Questo semplifica la struttura senza compromettere la qualità della sicurezza.
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Introduzione di nuovi controlli
Sono stati aggiunti 11 nuovi controlli per affrontare temi emergenti come:
- Threat intelligence (5.7): monitoraggio delle minacce per anticipare e mitigare i rischi.
- Sicurezza nei servizi cloud (5.23): misure specifiche per l’uso di fornitori cloud.
- Prontezza ICT per la continuità operativa (5.30): focus sulla resilienza dei sistemi informatici.
- Cancellazione delle Informazioni (8.10) e Data Masking (8.11): controlli ispirati al GDPR per la gestione sicura dei dati.
- Sviluppo sicuro del codice: per ridurre le vulnerabilità nei software.
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Accorpamenti e semplificazioni
Alcuni controlli preesistenti sono stati uniti o riformulati per eliminare ridondanze, rendendo l’applicazione più pratica. Ad esempio, il controllo sulla revisione tecnica di conformità è stato suddiviso in due nuovi controlli distinti (5.36 e 8.8).
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Allineamento con il GDPR e la ISO 27701
L’introduzione di controlli come la cancellazione e l’offuscamento dei dati riflette una maggiore armonizzazione con il Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR) e con la norma ISO/IEC 27701, dedicata alla gestione della privacy.
Ecco una spiegazione dettagliata degli 11 nuovi controlli introdotti nell’Annex A della norma ISO/IEC 27001:2024 (basata sulla ISO/IEC 27001:2022). Questi controlli riflettono l’evoluzione delle minacce informatiche e delle tecnologie, offrendo alle organizzazioni strumenti aggiornati per proteggere le informazioni. Li analizzerò uno per uno, con un linguaggio chiaro e orientato a chi deve implementarli.
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Threat intelligence (5.7) –“Intelligence sulle minacce”.
- Cosa significa: Questo controllo richiede di raccogliere, analizzare e utilizzare informazioni sulle minacce informatiche (ad esempio, tramite report di cybersecurity o analisi di attacchi recenti) per prevenire o rispondere tempestivamente ai rischi.
- Perché è nuovo: Con l’aumento di attacchi sofisticati (es. ransomware o phishing mirato), le organizzazioni devono essere proattive, non solo reattive.
- Come implementarlo: Sottoscrivere servizi di threat intelligence, monitorare forum sul dark web o collaborare con enti di sicurezza (es. CERT).
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Information security for use of cloud services (5.23) -“Sicurezza delle informazioni per l’uso dei servizi cloud”
- Cosa significa: Stabilisce requisiti per garantire la sicurezza quando si utilizzano servizi cloud (es. AWS, Microsoft Azure).
- Perché è nuovo: L’adozione del cloud è esplosa negli ultimi anni, ma spesso manca una gestione strutturata dei rischi associati (es. accesso non autorizzato o perdita di dati).
- Come implementarlo: Definire policy per selezionare fornitori cloud affidabili, verificare i loro standard di sicurezza e includere clausole contrattuali specifiche.
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ICT Readiness for business continuity (5.30) -“Prontezza ICT per la continuità aziendale”
- Cosa significa: Assicura che i sistemi informatici (ICT) siano pronti a supportare la continuità operativa in caso di incidenti (es. blackout, cyberattacchi).
- Perché è nuovo: La dipendenza dalle tecnologie digitali rende essenziale integrare la sicurezza informatica nei piani di continuità aziendale.
- Come implementarlo: Creare un piano di disaster recovery per i sistemi IT, testarlo regolarmente e garantire backup funzionanti.
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Physical security monitoring (7.4) -“Monitoraggio della sicurezza fisica”
- Cosa significa: Richiede l’uso di sistemi di monitoraggio (es. telecamere, sensori) per proteggere le aree fisiche dove sono conservate informazioni sensibili.
- Perché è nuovo: Le violazioni fisiche (es. furti o accessi non autorizzati) sono ancora una minaccia significativa.
- Come implementarlo: Installare CCTV o sistemi di allarme nelle sale server o negli uffici con dati critici, controllando gli accessi.
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Configuration management (8.9) -“Gestione della configurazione”
- Cosa significa: Gestire e controllare le configurazioni di hardware, software e reti per ridurre vulnerabilità (es. porte aperte o impostazioni errate).
- Perché è nuovo: Molti attacchi sfruttano configurazioni non sicure, un problema sempre più rilevante con la complessità dei sistemi.
- Come implementarlo: Usare strumenti di gestione delle configurazioni (es. Ansible, Puppet) e documentare ogni modifica.
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Information deletion (8.10)-“Eliminazione delle informazioni”
- Cosa significa: Stabilisce procedure per eliminare in modo sicuro le informazioni quando non sono più necessarie (es. su dispositivi dismessi o archivi).
- Perché è nuovo: Riflette normative come il GDPR, che richiedono la cancellazione definitiva dei dati personali.
- Come implementarlo: Usare software di wiping (es. DBAN) o distruggere fisicamente i supporti, con registri delle operazioni eseguite.
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Data masking (8.11) – “Mascheramento dei dati”
- Cosa significa: Nascondere o mascherare dati sensibili (es. numeri di carte di credito) per limitarne l’accesso non autorizzato, pur mantenendone l’usabilità.
- Perché è nuovo: È un’aggiunta legata alla protezione dei dati personali e alla privacy, sempre più richiesta legalmente.
- Come implementarlo: Applicare tecniche di anonimizzazione o pseudonimizzazione nei database o nei report condivisi.
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Data leakage prevention (8.12) -“Prevenzione della fuga di dati”
- Cosa significa: prevenire la fuoriuscita accidentale o intenzionale di dati sensibili (es. tramite email o dispositivi USB).
- Perché è nuovo: le violazioni dati sono tra le principali cause di perdita economica e reputazionale.
- Come implementarlo: installare soluzioni DLP (Data Loss Prevention), limitare l’uso di dispositivi esterni e sensibilizzare i dipendenti.
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Monitoring activities (8.16) -“Monitoraggio delle attività”
- Cosa significa: Monitorare continuamente i sistemi per rilevare attività sospette o anomalie (es. tentativi di accesso non autorizzati).
- Perché è nuovo: Con l’aumento degli attacchi in tempo reale, il monitoraggio proattivo è essenziale.
- Come implementarlo: Usare strumenti SIEM (Security Information and Event Management) per analizzare log e generare alert.
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Web filtering (8.23) – “Filtraggio web”
- Cosa significa: Bloccare l’accesso a siti web pericolosi o non autorizzati per proteggere i sistemi aziendali.
- Perché è nuovo: Il phishing e i siti malevoli sono tra i principali vettori di attacco.
- Come implementarlo: Configurare firewall o proxy per filtrare il traffico web, aggiornando regolarmente le blacklist.
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Secure coding (8.28) -“Codifica sicura”
- Cosa significa: Applicare pratiche di sviluppo sicure per ridurre le vulnerabilità nel software (es. SQL injection, cross-site scripting).
- Perché è nuovo: Con l’aumento dello sviluppo interno di applicazioni, la sicurezza del codice è fondamentale.
- Come implementarlo: Adottare linee guida come OWASP Top 10, fare revisioni del codice e usare strumenti di analisi statica (es. SonarQube).
Considerazioni generali
Questi nuovi controlli non sono “isolati”, ma si integrano con i requisiti esistenti della ISO 27001, come la gestione del rischio e il miglioramento continuo. La loro introduzione risponde a trend come:
- Digitalizzazione: più dati e sistemi in cloud o online.
- Normative: maggiore pressione per la conformità (es. GDPR).
- Minacce evolute: attacchi più sofisticati e frequenti.
Impatto pratico
Per implementarli, le organizzazioni devono:
- Aggiornare la valutazione dei rischi per includere questi scenari.
- Rivedere le policy esistenti e aggiungere procedure specifiche.
- Investire in tecnologie (es. DLP, SIEM) e formazione per il personale.
Implicazioni per le organizzazioni
Per le aziende già certificate ISO 27001:2013, la transizione alla versione 2024 non richiede una revisione completa del SGSI, ma un aggiornamento mirato. È necessario rivedere i processi di gestione del rischio e adeguare i controlli dell’Annex A alla nuova struttura. Gli organismi di certificazione hanno stabilito che:
- Entro il 31 ottobre 2025 tutti i certificati basati sulla versione 2013 dovranno essere aggiornati alla 2024.
- Dal 30 aprile 2024, nuove certificazioni e rinnovi saranno emessi solo in conformità alla ISO 27001:2022/2024.
Per chi si avvicina per la prima volta alla certificazione, invece, è consigliabile partire direttamente dalla nuova versione, sfruttando le linee guida della ISO/IEC 27002:2022 come base operativa.
Come prepararsi
Per garantire una transizione efficace, le organizzazioni possono seguire questi passi:
- Analisi del Gap: Confrontare i controlli attuali con quelli della nuova norma per identificare le aree di miglioramento.
- Formazione: Aggiornare le competenze del personale sui nuovi requisiti e controlli.
- Audit interni: Verificare la conformità e testare l’efficacia delle misure implementate.
- Supporto specialistico: Affidarsi a consulenti esperti, come quelli di LDG Service, per una guida personalizzata.
Perché è importante adeguarsi
La ISO 27001:2024 non è solo un obbligo per mantenere la certificazione, ma un’opportunità per rafforzare la sicurezza delle informazioni in un contesto di crescenti minacce cibernetiche. Adottare i nuovi controlli significa migliorare la resilienza aziendale, dimostrare conformità normativa e aumentare la fiducia di clienti e partner.
Conclusione
La nuova norma ISO 27001:2024 rappresenta un passo avanti verso una sicurezza delle informazioni più moderna e integrata. Con un approccio pragmatico e il supporto di professionisti qualificati, le organizzazioni possono trasformare questo aggiornamento in un vantaggio competitivo. Per ulteriori informazioni su come LDG Service può accompagnarvi in questo percorso, contattateci oggi stesso.